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  • Istituto di Produzioni Vegetali

Pane, pasta e biscotti “più sani” grazie a MASTER, il progetto focalizzato sul miglioramento della fertilità del suolo e biofortificazione dei cereali, che ha visto protagoniste la Scuola Sant’Anna e l’Università di Cagliari

Il 10 ottobre, a Cagliari, il convegno finale per la presentazione dei risultati con un intervento di Elisa Pellegrino, ricercatrice dell’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna

Data pubblicazione: 10.10.2025
Progetto MASTER_Final
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Non solo grano, ma grano che fa bene. Si chiude il 10 ottobre 2025, con un convegno a Cagliari, MASTER – Miglioramento della fertilità del suolo e biofortificazione dei cereali, progetto di ricerca finanziato dal PSR Sardegna 2014-2020 e frutto della collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’Università di Cagliari. Il percorso di ricerca ha prodotto risultati rilevanti sia sul piano agricolo che su quello nutrizionale, dimostrando che è possibile migliorare i cereali sardi rendendoli più produttivi, sostenibili e ricchi di nutrienti benefici.

Il convegno finale sarà l’occasione per presentare i risultati raggiunti con gli interventi, tra gli altri, di Elisa Pellegrino, ricercatrice in Agronomia e Coltivazioni Erbacee dell’Istituto di Produzioni Vegetali della Scuola Superiore Sant’Anna, Cinzia Balestrieri dell’Università di Cagliari, esperta di steatosi non alcolica, Emanuele Gosamo, agronomo esperto di tecniche di telerilevamento, Enrico Lepori Presidente di Sinis Agricola (Cabras, Oristano), e i referenti di cinque aziende agricole della regione Sardegna, dal nord al sud.


Un’agricoltura innovativa che unisce salute, sostenibilità e valorizzazione delle produzioni locali

Le prove di campo condotte in quattro aziende agricole della Sardegna hanno dimostrato che l’inoculazione di microrganismi benefici e la biofortificazione con selenio portano a un aumento significativo delle rese in frumento duro e tenero, con miglioramenti fino a quasi il raddoppio rispetto ai controlli in alcune varietà. Il progetto ha raggiunto un nuovo traguardo integrando la sperimentazione agronomica con modelli multispettrali calibrati su dati di campo, in grado di prevedere le rese e la qualità dei cereali nelle condizioni con e senza l’applicazione di biostimolanti microbici, a base di batteri e funghi simbionti. Le simulazioni e i dati sperimentali indicano che l’uso di microrganismi benefici (batteri e funghi simbionti) può determinare aumenti significativi rispetto alle parcelle di controllo, con variazioni positive anche nell’efficienza dell’uso dei nutrienti. Un ulteriore filone di ricerca ha riguardato il microbioma del suolo e delle radici: i risultati evidenziano che la diversità e la presenza di microrganismi “chiave” aumentano la resilienza del frumento agli stress biotici e abiotici. Ciò apre nuove prospettive per la gestione sostenibile dei suoli agricoli nel lungo periodo. Dal punto di vista qualitativo, le farine ottenute nel progetto MASTER presentano un contenuto arricchito di composti antiossidanti e micronutrienti essenziali. Questi cereali sono stati trasformati in prodotti tipici, come pane carasau, pasta (malloreddus) e biscotti, che hanno mostrato un incremento del contenuto di selenio e proprietà nutrizionali potenziate. Parte dei prodotti è stata utilizzata in un protocollo clinico appena concluso, volto a valutarne l’efficacia come supporto nutrizionale in pazienti affetti da steatosi non alcolica. I primi riscontri confermano il potenziale impatto positivo di tali alimenti funzionali sulla salute pubblica. I risultati ottenuti dimostrano come innovazione scientifica e tradizione agroalimentare possano integrarsi per promuovere un’agricoltura più sostenibile e contribuire alla prevenzione di malattie croniche attraverso la dieta.

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